Area 9500

da area marginale a dogana

L’area si situa nella parte sud-ovest del crinale della Brina, presso l’accesso meridionale del castello. Anche se frequentata già intorno al Mille, questa zona per ragioni difensive non ospita strutture di rilievo nella vita del castello fino al Trecento.
Nel XIV secolo vi si costruisce un grande edificio usato come punto di avvistamento militare e, nel secolo successivo, come dogana di confine di Sarzana.

Il saggio denominato 9500 corrisponde a un ampio spazio ubicato nella parte sud-occidentale del crinale collinare sul quale si è sviluppato l’insediamento della Brina.

Gli scavi vi hanno rintracciato alcune buche per palo per strutture in materiale deperibile connesse con il villaggio di capanne di IX-X secolo (Periodo II), anche se non è stato possibile capire a quale tipo di edificio appartenessero perché in parte intercettate e rasate dagli interventi dei secoli successivi (fig.1).

Quando fu costruito il castello in pietra, tra fine X e XI secolo (Periodo IIIa), l’area venne delimitata verso meridione da una lunga muratura, forse facente parte della prima versione della cinta muraria (fig.2). Non sono state invece rinvenute altre tracce relative agli usi nei secoli XII e XIII secolo, sebbene questo fosse un punto nevralgico del castello, forse perché asportate nelle operazioni messe in atto nel Trecento.

Nel corso del XIV secolo (Periodo IV), infatti, dopo la demolizione della rocca sommitale (Aree 1000, 2000 e 3000), in questa zona fu costruito un grande ambiente quadrangolare (figg.3-4), situato ad occidente della porta di ingresso sud e di un ampio spazio aperto dotato di ampia visibilità sulle vallate sottostanti (Area 9000). Si tratta del podium stabilitovi dai Malaspina citato in alcuni documenti tardo-trecenteschi.

Questo edificio rimase in funzione ancora nel XV secolo, probabilmente ad uso della dogana di Sarzana che fu stabilita presso la Brina. Tra fine XVI e fine XVII secolo vi si verificò un incendio che ne provocò il crollo del tetto e il successivo abbandono (fig.5).

Nella tarda età moderna fino alla metà del XX secolo (Periodo V) l’area fu delimitata da alcune murature a secco e accumuli di pietre (fig. 6) per usi pastorali stagionali.

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