Il saggio 3000 è localizzato a sud-ovest delle Aree 1000 e 2000, e condivide con esse e con l’Area 4000 parte delle vicende del sito.
Anche qui le prime tracce di frequentazione risalgono al villaggio di capanne altomedievale. Lo spazio vede le prime importanti modificazioni con la “pietrificazione” del castello intorno al Mille. Ma il riassetto più rilevante avviene nel Duecento, con la costruzione di opere che costituirono l’estrema difesa della residenza signorile fino alle distruzioni di inizi Trecento e i successivi abbandoni.
Le fasi di occupazione più antiche di questa zona rimontano al X secolo (Periodo II), quando vi si localizzano le buche per i pali portanti di alcune strutture in materiale deperibile del villaggio altomedievale (fig.1).
Tra fine X e XI secolo (Periodo IIIa) l’area fu interessata dall’edificazione di alcuni setti murari di buon livello tecnologico che dovevano definire un grande ambiente e giungere fino alla prima torre del castello, elevata proprio in quel periodo
In occasione delle ristrutturazioni messe in atto dal Vescovo di Luni nel Duecento(Periodo IIIb) i precedenti edifici furono demoliti e l’Area 3000, insieme con la zona denominata 4000, fu cinta da una nuova cortina muraria a protezione della residenza signorile (figg.2a-b). Nel contempo presso il suo limite nord-est fu in buona parte ricostruita una possente torre a sezione circolare (fig.3).
Dopo gli accordi siglati nella pace di Castelnuovo del 1306 (Periodo IV) il torrione, così come il resto delle strutture della cinta sommitale fu abbattutomanu militari (figg.4a-b-5).
Tra basso medioevo ed età moderna (Periodo V) lo spazio è stato abbandonato per essere usato occasionalmente per attività silvo-pastorali a carattere stagionale (fig.6).
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